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Cosmetici in età pediatrica

Così come in ogni ambito della vita quotidiana anche il settore cosmetico ha un occhio di riguardo nei confronti dei bambini. La discussone in merito alla sicurezza dei prodotti cosmetici è sempre viva e vitale, a maggior ragione quando il possibile “utilizzatore finale” è ancora in età pediatrica.

Ecco ad esempio come nasce l’attuale dibattito in corso, a livello europeo, in merito ai livelli consentiti di fenossietanolo, conservante attualmente utilizzato alla concentrazione massima ammessa dell’1.0%.

L’agenzia nazionale francese ANSM (Agence Nationale de Sécurité du Médicament et des Produits de Santé) ha proposto nel settembre 2012, un abbassamento di tale concentrazione allo 0.4% per i prodotti destinati a bambini al di sotto dei 3 anni. Del resto, sono molti i casi in cui gli ingredienti cosmetici presentano particolari avvertenze o limiti d’utilizzo in caso di applicazione ai “consumatori più piccoli”.

La normativa europea punta molto sulla sicurezza dei cosmetici affrontando la problematica sotto vari punti di vista, proibendo ad esempio, una presentazione dei prodotti che possa generare confusione nel consumatore di ogni fascia di età, vietando ad esempio, cosmetici che possano somigliare nell’aspetto e nel profumo a degli alimenti.

La stessa notifica europea, obbligatoria al fine di commercializzare i cosmetici, all’interno della Comunità richiede di dichiarare in modo palese se un cosmetico sia stato ideato specificatamente per bambini al di sotto dei tre anni al fine di permettere alle Autorità di rilevare eventuali superamenti dei limiti massimi o l’assenza delle avvertenze di legge associate a specifici ingredienti.

Anche dal punto di vista della valutazione della sicurezza di un prodotto cosmetico la persona responsabile dovrà prestare particolare attenzione nei confronti dei cosmetici destinati ai bambini.

Per fare un esempio, i livelli di contaminazione microbica, dovranno essere inferiori rispetto ai normali cosmetici così come nel caso di un prodotto da applicare nella zona del pannolino, bisognerà prendere in considerazione la differente permeabilità della pelle, dovuta ai frequenti stati d’irritazione e arrossamento.

Nel 2002 lo Scientific Committee of Cosmetic Products and Non-Food Products (SCCNFP), propose di utilizzare per il calcolo del Margine di Sicurezza (MOS), dei fattori di correzione più restrittivi basati su differenti fasce di età per bambini fino ai 10 anni.

Successivamente lo Scientific Committee on Consumer Safety (SCCS), organo scientifico ufficiale della Comunità Europea nel’ultima versione delle sue linee guida, specifica come non sia necessario attuare delle misure ulteriormente restrittive.

Ad ogni modo alzare in maniera del tutto autonoma l’asticella della sicurezza è una sicura dimostrazione di serietà da parte delle aziende e non può che essere ben accetta da parte delle Autorità e naturalmente dai consumatori.