Brexit ed Ema: una sfida a portata di mano
Il momento critico della BREXIT – l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea – è passato già da un anno e l’equilibrio delle parti sembra reggere al meglio. Nessun disservizio, nessun tracollo economico: quel che sembrava un evento impensabile sta in realtà facendo il suo corso senza traumi.
Di Renzo Regulatory Affairs è già pronta ad affrontare le nuove sfide, burocratiche e amministrative, legate all’industria del farmaco e alla sua regolamentazione in ambito europeo, adesso orfano di una sede. Si è aperto infatti il capitolo EMA – European Medicine Agency – con una serie di Stati che si sono candidati a ospitare la struttura che dovrà traslocare dalla capitale inglese, dove si trova al momento.
È opportuno ricordare che, prima di Londra, la città ospitante designata era stata Roma. In quel breve periodo di tempo in cui la capitale d’Italia accarezzò il sogno di diventare polo europeo della farmaceutica, si pensò a una sede all’EUR, proprio dove all’epoca si trovava l’AIFA – Agenzia Italiana del Farmaco – prima dell’attuale indirizzo.
Non appena Virginia Raggi è stata eletta a Sindaco di Roma, le ho inviato personalmente una lettera nella quale, mettendola al corrente di questo traguardo soltanto sfiorato, la invitavo a rivedere la possibilità di candidare nuovamente Roma, quale scelta europea per l’EMA che verrà.
Mettevo inoltre in evidenza come, essendo Roma già sede dell’AIFA, avesse tutti gli elementi necessari, se non ottimali, per concorrere a questa assegnazione. Ci siamo resi promotori – su tutti i siti possibili, di settore e non – di questa informazione e di questa campagna ma, sebbene ci siano stati positivi riscontri e adesioni di molte persone, nulla è stato fatto.
Milano è stata invece molto più solerte. Sono certo che anche questa scelta, se convalidata, fornirà ottimi risultati, soprattutto in ragione della struttura industriale del territorio e della rinomata capacità di organizzazione ed efficienza di questa città.
Il Comune di Milano ha offerto il famoso Pirellone come possibile sede: il grattacielo Pirelli, situato accanto alla Stazione Centrale e disegnato dai nostri migliori architetti e designer (Giò Ponti, Pier Luigi Nervi, Giuseppe Rinardi e Alberto Rosselli, tra gli altri), ha detenuto il record di edificio più alto d’Europa dal 1958 al 1966; record scippatogli dalla Tour du Midi di Bruxelles. Speriamo quindi che possa vantare anche questo nuovo primato di sede EMA. Un’apposita delegazione europea ha già preso visione della proposta milanese.
Di Renzo Regulatory Affairs, oltre alla sua sede centrale situata a Roma e composta da quasi novanta persone, da una decina di anni dispone anche di una sede a Milano ed una a Londra, nonché una più recente filiale a Ferrara.
Se Milano dovesse essere scelta come destinazione dell’EMA, noi siamo già pronti a proporci come intermediari, con la nostra struttura in loco. Diversamente, la flessibilità organizzativa che ci ha sempre contraddistinto saprà adeguare i nostri obiettivi allo stato delle cose. Il cambiamento – nella sua rapidità e innovatività – è una sfida che sappiamo accettare.
Siamo già ora presenti in tutti i Paesi europei, grazie a un network nel quale confluiscono le migliori strutture delle singole nazionalità nell’ambito degli affari regolatori.
Scritto da Sante Di Renzo