Creatività, curiosità, passione, verso il futuro degli affari regolatori
Nella sua quarantennale attività svolta nel settore regolatorio, Di Renzo Regulatory Affairs si è trasformata da piccolo studio di consulenza in un’azienda di media grandezza, che impiega un centinaio di addetti, gran parte dei quali con laurea scientifica.
Una realtà di eccellenza, nota in Italia, in Europa e in numerosi Paesi extra-europei. I settori di cui la società si interessa sono i medicinali, i dispositivi medici, gli integratori alimentari, i biocidi, i cosmetici svolgendo anche una serie di attività correlate, come ad esempio la farmacovigilanza, la tracciabilità, l’informazione scientifica e molto altro.
Il suo fondatore, Sante Di Renzo, è un chimico che, prima di tentare la via imprenditoriale, ha lavorato presso importanti case farmaceutiche, quali Recordati e Abbott.
Successivamente, la sua esperienza in Farmindustria gli ha permesso di conoscere le normative italiane e di partecipare come delegato alle riunioni periodiche di Bruxelles, dove la Commissione stava costruendo la legislazione UE: un forte impulso ad approfondire gli aspetti internazionali del settore.
Quando gli chiediamo che cosa è cambiato rispetto ad alcuni anni fa, lui risponde immediatamente:
“Il quadro generale si è trasformato completamente. L’attività regolatoria è più complessa e richiede personale più preparato nonché una conoscenza avanzata delle normative. Un tempo, ad esempio, i dossier di registrazione consistevano di poche pagine, oggi sono documenti corposi. Inoltre la qualità occupa uno spazio enorme: le aziende di settore stanno infatti investendo in quest’ambito, un tempo del tutto assente, mettendo in campo crescenti risorse.”
L’ingresso in azienda dei due fi gli, Francesca (laureata in chimica) e Alessandro (laureato in ingegneria informatica), ha rafforzato la voglia di affrontare progetti con aziende a livello mondiale.
Dopo circa 10 anni di esperienza concreta nel settore, e con la partecipazione a numerosi master e una conoscenza approfondita delle lingue, stanno introducendo nell’organizzazione un respiro internazionale e uno spirito giovanile intraprendente.
“Il dinamismo operativo, la voglia di fare è ciò che alimenta sempre nuovi progetti e accresce la possibilità di conoscere aziende e persone di ogni parte del mondo. Progetti e occasioni che si traducono in esperienza e maggiore know-how. Gli incontri con i clienti in Italia e all’estero sono per noi preziosissimi: dalle loro domande emerge il pensiero che domina la loro realtà commerciale. Le loro esigenze. Una traccia delle vie che intendono seguire. Siamo quindi pronti per l’apertura di una nuova sede in Europa che va ad aggiungersi alle sedi di Roma, Milano, Londra.”
Un breve cenno merita la casa editrice, in procinto di festeggiare il trentacinquesimo anno di attività. Una realtà prolifica che impegna poche persone: Di Renzo ha infatti pubblicato centinaia di libri di “numeri uno” delle scienze fi siche e umanistiche, compresi ben 13 premi Nobel e diversi volumi in inglese, con manifestazioni di consenso anche dall’estero.
Anche se è un’entità separata dal settore regolatorio, è indubbio che nell’azienda si respira cultura, che tocca e influenza i vari settori, con modalità che possono a prima vista sembrare incoerenti e non proficue. Una cultura a 360° dunque che consente a Di Renzo Regulatory Affairs di essere sempre al passo con le novità di un settore in divenire.
