Etichettatura cosmetica 2025: le 7 regole da conoscere per evitare sanzioni

L’etichettatura dei cosmetici sarà sempre più al centro dei controlli delle autorità competenti. La crescente attenzione dell’Unione Europea verso la trasparenza, la sicurezza dei consumatori e la sostenibilità richiede alle aziende del settore un adeguamento costante e puntuale.
In questo articolo analizziamo le 7 regole fondamentali per l’etichettatura cosmetica, fornendo consigli pratici per rispettare il Regolamento cosmetici UE ed evitare sanzioni.
1. Indicazioni obbligatorie: cosa deve comparire sempre in etichetta
L’articolo 19 del Regolamento (CE) 1223/2009, tuttora in vigore, stabilisce gli obblighi di etichetta per i cosmetici. Ecco cosa non deve mai mancare:
- Nome o ragione sociale e indirizzo della persona responsabile
- Paese d’origine (per prodotti extra UE)
- Peso/volume nominale
- Data di durata minima o PAO (Period After Opening)
- Precauzioni d’uso
- Numero di lotto o riferimento alla produzione
- Funzione del prodotto (se non evidente)
- Elenco degli ingredienti (INCI)
2. Attenzione ai caratteri: leggibilità prima di tutto
I controlli sulla leggibilità delle etichette sono sempre più severi. Le autorità richiederanno:
- Caratteri indelebili, leggibili e visibili.
- Traduzione obbligatoria nella lingua del Paese di commercializzazione.
L’etichetta deve essere chiara e facilmente comprensibile dal consumatore medio.
3. Come etichettare un cosmetico contenente allergeni e nanomateriali
Il 2025 vedrà l’inclusione di nuovi allergeni obbligatori da dichiarare in etichetta, a seguito di aggiornamenti delle opinioni del SCCS (Comitato Scientifico per la Sicurezza dei Consumatori).
Inoltre, i nanomateriali dovranno essere chiaramente indicati con la dicitura “[nano]” accanto al nome INCI.
4. Claim cosmetici ammissibili: cosa si può (e non si può) dire
I claim cosmetici devono essere:
- Veritieri
- Non fuorvianti
- Sostenuti da prove adeguate
- Coerenti con le funzioni di un cosmetico (non ascrivibili a medicinali o dispositivi medici)
Esempi problematici: “cura l’acne”, “effetto medicale”, “senza sostanze chimiche” (quest’ultima è fortemente criticata da vari Stati membri). La comunicazione green è sotto osservazione: usare claim ambientali senza fondamento può comportare sanzioni per pubblicità ingannevole.
5. Simboli e icone: solo se corretti e riconosciuti
È possibile (e spesso utile) inserire simboli come:
- Il PAO (barattolo aperto)
- Simboli relativi all’etichettatura ambientale
- La clessidra per la data di scadenza
Il coniglietto cruelty-free, secondo la normativa è vietato dal Regolamento Europeo 655/2023, come la dicitura “Non testato su animali” perché fuorviante. Infatti, per la normativa europea, è vietato importare o produrre cosmetici che sono testati su animali.
Attenzione: l’uso improprio di questi simboli può essere considerato pratica commerciale scorretta.
6. Packaging e sostenibilità: verso il Regolamento PPWR
Nel contesto della transizione ecologica, l’etichettatura ambientale degli imballaggi diventa sempre più rilevante.
Nel 2025 entreranno in vigore disposizioni del nuovo Regolamento UE sugli imballaggi (PPWR). I produttori dovranno garantire:
- Informazioni chiare sullo smaltimento
- Uso di materiali riciclabili
- Riduzione del packaging non necessario
7. Adeguamento continuo: aggiornare etichette e documentazione
Le aziende devono garantire che l’etichetta sia coerente con il PIF (Product Information File) e con le notifiche sul portale europeo dei cosmetici CPNP.
Ogni modifica normativa (es. restrizioni ingredienti, modifiche claim) comporta una verifica e aggiornamento dell’etichetta e della sua notifica sul CPNP, possibilmente supportata da una consulenza regolatoria.

Perché è importante seguire queste regole
Essere conformi agli obblighi di etichetta dei prodotti cosmetici non è solo un dovere normativo, ma una garanzia di professionalità e trasparenza verso il consumatore.
L’etichettatura è spesso il primo elemento che viene verificato durante i controlli da parte di autorità sanitarie e dogane: dichiarazioni scorrette possono portare a sanzioni, mentre la presenza di ingredienti pericolosi, la segnalazione di reazioni avverse gravi possono portare a ritiri dal mercato, oltre a sanzioni o danni reputazionali.
Come possiamo aiutarvi?
Offriamo servizi personalizzati per:
- Valutazione della conformità della composizione secondo il Regolamento cosmetici UE
- Revisione delle etichette secondo la normativa vigente
- Verifica dei claim e della documentazione di supporto
- Assistenza per la redazione del PIF (Product Information File)
- Assistenza per la registrazione dell’azienda e la notifica dei prodotti cosmetici nel portale CPNP
- Monitoraggio aggiornamenti normativi
Contattaci per richiedere una consulenza su misura.