Dispositivi medici, la nuova frontiera della traduzione scientifica
Le traduzioni scientifiche relative a materiali riguardanti i dispositivi medici stanno vivendo un incremento delle attività a livello mondiale: ciò è dovuto principalmente alla diffusione della pandemia di COVID-19 e all’arrivo sul mercato di nuovi dispositivi per la diagnosi e il controllo dell’infezione.
Infatti, i prodotti arrivati in gran mole sul nostro mercato comprendono non solo mascherine chirurgiche e guanti in lattice, ma anche kit per tamponi e test sierologici, termometri a infrarossi e altri scanner termici per la misurazione della temperatura. Gli operatori del settore regolatorio che si occupano di registrazione di dispositivi medici non hanno praticamente lavorato ad altro in questo periodo; e la registrazione ha comportato anche la presentazione di materiali in traduzione, in particolare manuali di utilizzo ed istruzioni per l’uso (IFU) destinati agli operatori sanitari impegnati nelle attività di controllo e prevenzione.
Va detto che la traduzione della documentazione scientifica che accompagna i dispositivi medici è, in generale, in forte aumento già da qualche anno a questa parte. Una domanda che supera spesso quella per le traduzioni farmaceutiche per l’immissione in commercio di medicinali ad uso umano.
Tale documentazione può riguardare non solo semplici kit per test di laboratorio, termometri, manometri e altri strumenti di uso frequente in ambito sanitario, ma anche apparecchiature più complesse per uso diagnostico, magari dotate di software, strumenti chirurgici, e persino dispositivi particolarmente delicati quali gli impiantabili, destinati a interagire con il nostro organismo, magari contenenti anche sostanze farmacologiche.
La traduzione del materiale che riguarda questi dispositivi medici, inclusi i dispositivi impiantabili e i dispositivi diagnostici in vitro, va dunque eseguita con estrema accuratezza e notevoli competenze in campo tecnologico e medico. Errori o sviste nella traduzione possono compromettere l’utilizzo e quindi il funzionamento di dispositivi spesso all’avanguardia, con conseguenze non trascurabili anche in fatto di salute pubblica. Per questa ragione, la traduzione di questi materiali prevede spesso formazione rigorosa, continui aggiornamenti e certificazioni di qualità.
Per le aziende sprovviste, all’interno della propria organizzazione, di settori dedicati alla redazione e alla traduzione di questi materiali, sono oggi disponibili molte agenzie di traduzione specializzate proprio in questo tipo di documenti. La traduzione è affidata a traduttori qualificati e specializzati, provvisti dell’esperienza necessaria a garantire che la resa di testi a carattere scientifico, medico e farmacologico sia rigoroso e funzionale.
Molte di queste agenzie possono inoltre contare sull’opera di revisione di professionisti del settore sanitario, che garantiscono l’accuratezza e la qualità della traduzione. La specializzazione di queste agenzie si è spinta così in là, che molte di esse dispongono oggi di una vera e propria redazione composta non solo da traduttori ma anche da editor specializzati in ambito scientifico e sanitario e dai cosiddetti “medical writer”, in grado di redigere testi di carattere regolatorio o nell’ambito della ricerca e dello sviluppo.
La collaborazione di figure così specializzate assicura la qualità dei testi prodotti. Inoltre, il rilascio di certificazioni di qualità, ormai disponibili anche per le traduzioni, e l’utilizzo di strumenti di supporto all’avanguardia completano il quadro: l’outsourcing di questa attività sta diventando perciò una pratica sempre più comune, sollevando le aziende farmaceutiche dalle responsabilità di garantire un servizio gravoso in termini di tempo e risorse.
Scritto da: Maria Pia Felici
Foto di mohamed Hassan da Pixabay