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Additivi, aromi ed enzimi alimentari: nuove modalità operative di autorizzazione dell’EFSA

Additivi, aromi ed enzimi alimentari rappresentano tre categorie di sostanze che entrano e giocano un ruolo cruciale nelle filiere produttive degli alimenti. La Commissione e l’EFSA devono far fronte alla costante necessità dell’industria di sviluppare cicli produttivi resi maggiormente vantaggiosi dall’utilizzo di nuovi additivi, aromi ed enzimi alimentari.

Lo sviluppo di nuove sostanze da utilizzare in produzione mira a soddisfare le tendenze del mercato alimentare, un mercato estremamente competitivo e differenziato sulla base di una sempre più accresciuta consapevolezza da parte dei consumatori. In questo contesto le aziende possono generare, in accordo a ciò che le norme incoraggiano o permettono, importanti opportunità per affermarsi in aree innovative, vantaggiose e sostenibili di mercato.

Gli Enzimi

Gli enzimi sono proteine isolabili da piante, animali o microrganismi, che svolgono in natura la funzione di accelerare tutte quelle reazioni chimiche che senza di essi impiegherebbero molto più tempo a compiersi. Di solito sono purificati ma possono contenere tracce variabili di altri costituenti naturalmente presenti nell’organismo di partenza. Da secoli gli enzimi sono stati utilizzati inconsapevolmente nella produzione alimentare, come nella fermentazione alcolica o in quella lattica.

Oggi vengono normalmente aggiunti per svolgere una funzione tecnologica nella produzione, lavorazione e trattamento degli alimenti; ne sono un esempio l’industria della panificazione, la produzione di succhi di frutta, o quella di vino e birra, nonché la produzione di formaggi.

Nella produzione alimentare, gli enzimi presentano una serie di vantaggi: possono essere utilizzati come alternative alle tradizionali tecnologie chimiche e possono sostituire i prodotti chimici di sintesi in molti processi.

L’uso di enzimi alimentari può incrementare le prestazioni ambientali di processo, attraverso minori consumi energetici e risulta conveniente in ottica di biodegradabilità ed economia circolare.
Inoltre gli enzimi sono più specifici nella loro azione rispetto ai prodotti chimici sintetici. Pertanto i processi che utilizzano enzimi hanno meno reazioni collaterali e sottoprodotti di scarto, generando prodotti purificati di qualità superiore.

Gli Aromi e gli Additivi

Diversamente dagli enzimi, gli aromi vengono impiegati per conferire sapore e/o odore agli alimenti. La sicurezza del loro impiego in un’ampia gamma di alimenti, dalla confetteria alle bevande, dai dolciumi agli integratori alimentari, è attestata da tempo ed essi sono utilizzati in quantità mediamente piccole in modo da mantenere relativamente bassa l’esposizione del consumatore.

Gli additivi alimentari sono invece un gruppo chimicamente eterogeneo di sostanze che vengono aggiunte intenzionalmente agli alimenti per svolgere determinate funzioni tecnologiche per la produzione, lavorazione, trattamento, confezionamento, trasporto o conservazione.

Nell’UE tutti gli additivi alimentari sono identificati da un numero E e vanno sempre inclusi negli elenchi degli ingredienti degli alimenti in cui vengono utilizzati.
Le etichette dei prodotti devono identificare sia la funzione dell’additivo nell’alimento finito (es. colorante, conservante), sia la sostanza specifica utilizzata facendo riferimento al numero E appropriato o al suo nome.

Gli enzimi, gli aromi e gli additivi sono sostanze che possono avere una serie di prescrizioni e limitazioni d’impiego. Per cui determinate filiere produttive possono non beneficiare di alcuni gruppi di sostanze. Gli operatori del settore alimentare o altri stakeholder possono tuttavia richiedere l’autorizzazione alla commercializzazione di un nuovo enzima, aroma o additivo alimentare oppure di estendere le possibilità di utilizzo di una di queste sostanze già autorizzata.

Il Regolamento (CE) n. 1331/2008 è la norma che istituisce una procedura uniforme di autorizzazione per questi tre gruppi di sostanze.

La recente legislazione europea in vigore dal 27 marzo 2021, nota come Regolamento sulla trasparenza (Regolamento UE 1381/2019), ha introdotto importanti cambiamenti per quanto concerne le modalità operative dell’EFSA, in particolar modo in materia di trasparenza e sostenibilità della valutazione dei rischi della catena alimentare nell’UE. L’entrata in vigore del Regolamento ha pertanto introdotto nuovi servizi, processi e disposizioni lungo tutto il ciclo della richiesta di autorizzazione che interessano – tra gli altri – gli operatori del settore alimentare, comprese le piccole e medie imprese.

Scritto da: Francesco Di Gianni

Foto di silviarita da Pixabay